---Concept---

Il tempo come risorsa e come fonte di scambio....
...... l'esperienza della "Banca del Tempo".

sabato 23 maggio 2009

martedì 19 maggio 2009

INCONTRO CON IL CLIENTE


Dopo i primi contatti via mail/ telefono ho finalmente incontrato il mio cliente!!!
La Signora Marialuisa Petrucci , presidente nazionale dell’associazione Banche del Tempo,
nonostante i suoi impegni ha deciso di dedicarmi delle ore per discutere del mio progetto, arricchendolo con preziose informazioni date dalla sua esperienza nell’associazione.
Innanzitutto devo specificare che dall’incontro sono uscita sia decisamente più informata riguardo a ciò che andrò ad affrontare con il progetto “Banca del Tempo”, ma soprattutto arricchita moralmente ed invogliata ad applicarmi attivamente in questa operazione.


E’ fondamentale essere onesti ed ammettere che l’uomo, per indole, è abituato a dare non disdegnando il ricevere; questo per dire che l’associazione Banche del Tempo non fa volontariato, una persona che vi aderisce non presta un servizio per poi sentirsi soltanto appagato di aver compiuto una buona azione;questa persona riceverà a sua volta un altro servizio, entrando così in un sistema di scambio paritario, o come chi vive la Banca del Tempo ama definire una RETE di servizi. Ogni iscritto è un quadratino di questa rete, cosi lo scambio non sarà biunivoco ma ad ogni componente verranno conteggiate le ore messe a disposizione per un servizio offerto e diventa immediatamente creditore dello stesso ammontare di ore ma che potrà scalare da un qualsiasi altro servizio messo a disposizione nelle Banche del Tempo, anche di tutta Italia!
Come ogni banca i suoi clienti vengono chiamati CORRENTISTI, i quali hanno dei CREDITI ,dei DEBITI,…. insomma, la terminologia utilizzata è quella bancaria, in quanto l’associazione ha la stessa (oserei dire molta più) integrità ed impegno che ha una banca finanziaria verso il suo cliente.
La Banca del Tempo è una vera e propria banca ma che tratta di ECONOMIA SOCIALE!
La bellezza della Banca del Tempo è la varietà dei servizi offerti tutto in nome dello scambio e dell’integrazione. Qualsiasi idea uno abbia lì probabilmente la si può concretizzare, è la fantasia la chiave di tutto! Laboratori di musica, di cartapesta, di teatro, cineforum, découpage, fotografia, informatica, ecc…. Non ci sono etnie, fasce d’età, religioni, …. Non si scambiano solo servizi ma culture, abitudini, chiunque abbia qualcosa da tramandare, da trasmettere…. nella Banca del Tempo può trovare ciò che cerca e donare ciò che ha! La Banca del Tempo si offre come interlocutore tra generazioni, tra popolazioni, presta servizio anche in scuole e in centri specializzati per problemi sociali e di salute mentale, non escludendo nessuno, perché tutti possono allargare questa grande rete!
Generalmente nelle associazioni per diventare”cliente” occorre versare una quota d’iscrizione, la Signora Petrucci tiene però a specificare il fatto che non si parla di soci ma di correntisti, e il fatto di pagare una quota d’iscrizione non è in linea con la loro idea non trattandosi di una associazione onerosa, è per questo che alla Banca del Tempo di Roma non è richiesta nessuna quota d’iscrizione in quanto l’associazione è sostenuta dal comune di Roma stesso!

In conclusione, spero di riuscire a creare un esempio all’altezza di quanto espresso riguardo l’associazione Banche del Tempo, concretizzando tutte le sue svariate qualità in una sede virtuale appropriata!

sabato 16 maggio 2009

domenica 3 maggio 2009

PARTNERSHIP AL PROGETTO

Dopo vari tentativi di richiesta di collaborazione a sportelli più vicini alla mia area di progetto che non sono andati a buon fine mi sono decisa di provare direttamente a parlare con il centro nazionale "Banca del Tempo", il quale mi ha repentinamente risposto! In attesa di un primo incontro, pubblico le mail del nostro contatto.

Buongiorno, sono una studentessa di Architettura della Sapienza, mi chiamo Caterina Marconi.Vi scrivo per parlarvi di un progetto che sto portando avanti con il Prof. Antonino Saggio della mia facoltà.Tale progetto prevede la simulazione di un completo percorso di progettazione, questo comprende un committente, un'analisi del contesto e del territorio, dei vincoli progettuali come condizioni ambientali, climatiche, ecc....Il tema che ci ha proposto il professore è un "centro polifunzionale", dove siamo noi però a scegliere il vero e proprio "tema chiave". Il mio è quello della Banca del Tempo ed è per questo che ho deciso di contattare proprio voi.Vi descrivo brevemente il progetto:
1) Innanzi tutto si tratta di un progetto esclusivamente virtuale, quindi esistente solo a livello ipotetico ai fini dell'esame che si terrà tra pochi mesi;
2)La vostra partecipazione consisterebbe esclusivamente o in un commento da lasciare sul blog che tengo e che per maggiori informazioni vi invito a visitare ( http://caterinamarconi.blogspot.com/ ) o semplicemente permettendomi di utilizzare il vostro marchio in qualità di committente virtuale. Se fosse possibile mi piacerebbe comunque poterci incontrare per spiegarvi più in dettaglio la mia richiesta ( che sottolineo non comporta assolutamente nessun tipo di spesa nè di obbligo da parte vostra).
Ringraziandovi anticipatamente per l'attenzione, vi porgo i miei più cordiali saluti e rimango in attesa di una vostra risposta.
Caterina Marconi



Ciao Caterina,mi fa molto piacere sapere della tua scelta del tema. Puoi incontrarmi presso la sede romana e nazionale delle banche del tempo in via Achille Campanile ,65 -Roma per potere avere maggiori chiarimenti . Presso la sede di via Quaroni c'è uno sportello di banca del tempo ,ho inoltrato anche la tua email ad Antonia Gengo che è la promotrice di quello sportello. Se vuoi telefonarmi per incontrarci il mio cellulare è 33********,mentre la segreteria della banca del tempo è 06/5000400 . A presto . Marialuisa Petrucci ,presidente nazionale dell'associazione banche del tempo

sabato 25 aprile 2009

ANALISI DEL CONTESTO

L’area, che dà direttamente sulla via Tuscolana, è ben collegata anche con la via Appia(dove si trovano ben due fermate della Metro A, quella di Furio Camillo e quella di Colli Albani) tramite via delle Cave e viale Furio Camillo, ma anche grazie alle molte vie di quartiere, le quali grazie alla loro metodicità scandiscono una maglia quasi regolare della zona.
Pur essendo un quartiere ad alta densità abitativa si nota la presenza di significative zone verdi (private e non), oltre al parco della Caffarella situato a sud-ovest dell’area 3.UrbanVoids, e di viali alberati lungo le due vie principali, la via Appia e la via Tuscolana. Vi sono anche delle aree adibite a verde attrezzato ma sono per lo più di proprietà delle molte chiese presenti nella zona o di associazioni private.
Stiamo operando in un quartiere residenziale ad alta densità abitativa; le funzioni presenti sono per lo più quelle commerciali a piccola scala, che si concentrano principalmente lungo le vie principali e soltanto a livello strada, diverse scuole, ma è notevole la ricca presenza di istituti religiosi (sia chiese che veri e propri centri con oratori e scuole private annessi).

martedì 31 marzo 2009

"MOMO" di Michael Ende


"Momo", dopo "La Storia Infinita", è senza dubbio il romanzo più famoso di Michael Ende, una tenera favola moderna e un chiaro monito su quello che sarà (anzi già lo è) la società. Un'accusa mirata al consumismo e alla frenetica vita moderna, dove l'uomo è vittima impotente del tempo che passa. Un messaggio tanto profondo portato avanti da Momo, una ragazzina senza famiglia che un bel giorno si stabilisce nell'anfiteatro di una città senza nome. Qui stringe amicizia con vari personaggi dei vicini quartieri che le si affezionano e per renderle la vita il meno difficoltosa possibile l'aiutano come possono. In cambio Momo offre loro un dono di inestimabile valore. Li ascolta. E con la maturità che solitamente non compete a una bambina li aiuta a trovare le risposte dentro al loro cuore: dà loro fiducia e li fa sentire speciali. Momo è amata, almeno crede, finché non si accorge che sempre meno persone la vanno a trovare. Il motivo? I Signori Grigi sono arrivati in città… signori che convincono i cittadini a investire meglio il loro tempo, ma che a loro insaputa glielo rubano… Anche in questo romanzo Ende riesce a farsi ascoltare sia dai ragazzi che dagli adulti, affascinando con la favola e facendo riflette sui contenuti.
Possibile che ci siano nel mondo così poche 'Momo' e così tanti 'Uomini Grigi'? Possibile che gli 'Uomini Grigi' siamo proprio noi?
Leggere Momo è un po' come guardarsi allo specchio e scoprirsi incapaci di sognare; è come spiare attraverso una sfera di cristallo e scoprire un futuro ben poco promettente. Ma la speranza di cambiare, l'assurda ipotesi che una goccia in mezzo al mare possa fare la differenza, è sempre presente ed è rappresentata da questa insolita bambina, tutta anima e cuore, capace di cambiare la vita a tutti gli uomini che la incontrano con un semplice sorriso. Momo esiste per rendere felice il prossimo, insegna ad assaporare le piccole gioie quotidiane e dona il suo aiuto incondizionato. Una favola intramontabile, dall'ambientazione fantastica, con un corollario di simpatici personaggi: la tartaruga parlante Cassiopea, il custode del Tempo Mastro Hora, Gigi Cicerone, Beppo Spazzino e via dicendo. Un romanzo senza età e per ogni età, prodigioso e di grande profondità.

Nuova area......nuovo ex- tempore!!!


sabato 28 marzo 2009

SI CAMBIA AREA.....

3. UrbanVoids


Piazza di Santa Maria Ausiliatrice


Dopo un'attenta analisi ho ritenuto più opportuno "spostare" la mia Banca del Tempo in una zona dove esiste già una Piazza frequentata da persone "plus agés"(o meglio un punto di ritrovo, non essendoci altro che panchine arrangiate e qualche tavolo in plastica per delle partite a carte tra amici!).E allora quale migliore occasione per riqualificare la zona e portare delle attività ricreative per gli abituali fruitori del posto?!

venerdì 27 marzo 2009

EX-TEMPORE 18 MARZO 2009

Primo approccio con l'area 2. UrbanVoids



UN COMPAGNO DI STRADA

TOD'S PROJECT in OMOTESANDO (TOKIO) -TOYO ITO-

Non è stato semplice torvare un riferimento progettuale che si adattasse a tutti e tre i miei concepts, sia perchè sono concettualmente differenti, sia perchè i loro contesti sono agli antipodi gli uni dagli altri. E' forse per questo che ho puntato a scegliere un progetto che fondamentalmente non si avvicina a nessuno dei tre ma in sè contiene l'idea che vorrei mantenere in qualsiasi mia scelta, ovvero un rapporto stretto con la natura. Non so quale sarà il mio approccio con il progetto scelto come "compagno di strada", di sicuro però tenterò anche io di far diventare la struttura dell'edificio un tutt'uno con la natura!







PRIMO APPROCCIO CON GLI URBANVOIDS

1. UrbanVoids Via Appia Nuova, via Atto Vannucci, via Cesare Baronio

CONCEPT 1

L'area, che affaccia direttamente in via Appia Nuova e adiacente alla fermata Metro Furio Camillo, sarebbe ottimale per ospitare un centro polifunzionale, che svolga sia il ruolo di piazza urbana, praticamente assente nel quartiere, sia quello di area commerciale con punto ristoro annesso; essendo uno spazio molto ampio sarebbe anche piacevole includervi un'area adibita a "BabyPark", dove chi lavora in zona può lasciare i propri bambini, i quali svolgeranno attività ricreative.



2.UrbanVoids




Via Cesare Baronio, via Luigi Gaetano Marini, via Raffaele de Cesare, via Tommaso Fortifiocca



CONCEPT 2


Dopo un'indagine dell'area, il problema principale emerso è l'assenza di attività per i cittadini in età avanzata e per i bambini del quartiere.

L'idea è quella della "Banca del Tempo": chiunque abbia qualcosa da trasmettere, da tramandare, da insegnare,... può dare libero sfogo alla sua "arte" in un centro per attività e ricevere in cambio un qualsiasi altro servizio o semplicemente sentirsi utile.

Il perno del progetto sarà la Piazza, luogo d'incontro e di scambio, attorno alla quale ruoteranno laboratori, sale espositive, punti vendita, un caffè letterario ed un ampio spazio verde organizzato.





31.UrbanVoids



Via Bartolino da Novara, via Torpignattara, via Gabrio Serbelloni



CONCEPT 3


L'idea per l'area in questione è più quella di riqualificazione delle facciate che la circondano; stiamo parlando infatti di un cortile dismesso. Ideale sarebbe un Centro per Esposizioni temporanee, le quali potrebbero "abbellire" le facciate scarne con proiezioni o con manifesti temporanei.